Siamo così abituati agli oggetti di uso quotidiano che nemmeno ci rendiamo conto di come facessero i nostri nonni senza di loro.Nelle classi seconde della Scuola Primaria Francioso, l’insegnante di storia Maria Grazia Mecca, ha condotto un laboratorio su oggetti che non si usano più ed in particolare sul lume , il pennino e il calamaio.
Il lume, la cui invenzione risale all’800, serviva per illuminare ed era molto diffuso nelle case. I bambini incuriositi hanno osservato con molta attenzione l’oggetto ritrovato in qualche soffitta dei nonni dove sono andati a rovistare.
Il pennino e il calamaio due oggetti che servivano per scrivere. Infatti i bambini abituati a vari tipi di penne non sanno che la penna a sfera, la famosa Bic è entrata in uso solo 70 anni fa, ed ha mandato in pensione pennino e calamaio.
La biro prende il nome dal suo inventore Lazlo Josef Birò, il quale ebbe l’idea mentre guardava i ragazzini in strada che giocavano a biglie, vedendo una biglia che prima di arrivare a destinazione era però rotolata in una pozzanghera e aveva lasciato dietro di sé, nella polvere, una nitida, perfetta scia liquida. Come se la biglia scrivesse, insomma.
Questa mattina gli oggetti sono stati catalogati in una tabella con il nome, l’appartenenza e il periodo in cui si usavano.
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