giovedì 30 giugno 2016

Ci piace andare a scuola.

Oggi si è riunito il Comitato per la Valutazione dei Docenti per esprimere il parere sul periodo di prova e formazione dei docenti dell’Organico Potenziato Scuola Primaria.

Le insegnanti Carmela De Bonis ,  Angela Maria Di Mare ,  Laura Fabbricatore ,  Maria Monserrato , Anna Vignola  accompagnate dalle loro tutor Maria Lucente, Nicoletta Padula, Tiziana Spada,Carmela Telesca, hanno relazionato al Comitato su: esperienza personale nello svolgimento del Progetto “Apprendere senza limiti”, livelli di competenza riscontrati in sé, nuove pratiche didattiche apprese,aree e competenze di miglioramento individuate, bisogni formativi.

Il momento, pur nella formalità , è stato bello, emozionante e  coinvolgente, condotto dalla nostra dirigente con la maestria di sempre.

Alle colleghe che entrano in ruolo va il nostro augurio di una carriera ricca di esperienze, di crescita professionale, di quelle emozioni che solo la dedizione all’educazione delle nuove generazioni sa dare.

 

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Le colleghe dell’Organico potenziato

Insieme alle tutor

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Foto ricordo con la dirigente e il Comitato

per la Valutazione dei Docenti

mercoledì 29 giugno 2016

Sogno che si realizza: la pensione

I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.” (Sigmund Freud) Ieri fino a tarda notte abbiamo festeggiato quattro colleghe che sono andate in pensione, con loro abbiamo percorso un tratto di strada, abbiamo condiviso una quotidianità fatta di passione per il lavoro, di impegno, ma anche di tanta allegria. Per loro è l’alba di un nuovo giorno, comincia un nuovo pezzo di strada che percorreranno con altre persone, ma ci porteranno sempre nelle loro cuore. Anche noi avremo nuovi compagni di viaggio, faremo nuove esperienze che completeranno e arricchiranno la meravigliosa avventura della vita, ma avremo sempre impresso nel nostro cuore tutti quelli che ci hanno accompagnato. Alle colleghe vanno i nostri auguri più sinceri.


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Una macchina con l’autista le ha prelevate davanti la scuola.
Eccole pronte a salire
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Il saluto istituzionale della Dirigente
 
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Flavia la “regina” della segreteria.
Le quattro festeggiate per il taglio della torta.




mercoledì 15 giugno 2016

Ma noi a scuola cosa facciamo?

Si è concluso l'anno scolastico, tante le attività svolte dal momento dell'Accoglienza alla Manifestazione di fine anno.
C'è stanchezza, ma tanta tanta soddisfazione.
Tutto è cominciato con l'Accoglienza...



 
 
 
 
 
 
 
 
Il saluto delle classi quinte della Scuola Primaria Francioso.
 
                                                                         
 
 
 
 
 
...ma tra il primo e l'ultimo giorno, c'è tutto il nostro impegno, la nostra creatività, il nostro amore.


venerdì 10 giugno 2016

Il cibo, grande comunicatore

Con Sapere i Sapori si è concluso ieri il Progetto Continuità tra classi quinte della Scuola Primaria e le classi Prime della Scuola Secondaria di I Grado, obiettivo di questa parte del Progetto Continuità è quella di avviare i ragazzi a una corretta ed equilibrata alimentazione e ad una sempre maggiore conoscenza dell’ambiente, con particolare riferimento a quello agricolo, produttore delle risorse alimentari. La globalizzazione e l’agricoltura intensiva tendono a far scomparire molte specie animali e vegetali, impoverendo la ricchezza dell’agricoltura e della gastronomia e omologando i gusti. Il messaggio che si è voluto lasciare ai ragazzi, è che la biodiversità è una ricchezza che va protetta e bisogna ricercare e consumare i prodotti secondo la stagionalità, per abituare i ragazzi ad essere consumatori consapevoli, nel rispetto delle tradizioni culturali e gastronomiche.
Gli alunni, attraverso le diverse discipline, hanno avuto la possibilità di conoscere le produzioni tipiche della nostra terra: formaggi, carne, ortaggi. Hanno ricercato tradizioni legate all’alimentazione: l’uccisione del maiale che era un momento di festa e condivisione presso le famiglie contadine. La produzione di dolci tipici a seconda del periodo e delle festività.
 
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giovedì 9 giugno 2016

Storie di normale diversità: Storia di una gabbianella e il gatto che le insegnò a volare

Il giorno 31 Maggio le classi 3^A e 3^B della Scuola Primaria Francioso, diretti dall’Insegnante Maddalena Rotundo, coadiuvata dalle colleghe Lucia Taddei e Lucia Labbate, hanno messo in scena il copione tratto da “Storia di una gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda, pubblicato nel 1996 ma sempre attuale.
Il Progetto ha avuto inizio con la lettura del libro in cui Luis Sepulveda tratta in modo delicato e tenero i temi della diversità, dell'integrazione, dell'amicizia, della solidarietà e del rispetto per l'ambiente. Diversi sono i messaggi che le insegnanti hanno voluto trasmettere ai loro alunni con questo progetto, quello di un amore senza confini: amare chi è diverso da noi, donare tutto il nostro cuore, anche se è molto difficile provare certi sentimenti ed emozioni, come dice lo stesso Zorba, è molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma è difficile farlo con chi è diverso. La condanna dell'azione assurda dell'uomo che spesso non si accorge o non è interessato al rispetto del proprio pianeta e di ogni forma vivente e per ultimo un messaggio di fiducia: quello di credere in se stessi, di non rinunciare mai a raggiungere i propri obiettivi, anche se sembra tutto difficile, a tratti impossibile.
In seguito i bambini con l'aiuto delle insegnanti hanno tratto dal libro un copione e hanno realizzato la rappresentazione teatrale. Il lavoro è stato condotto attraverso laboratori di recitazione, di canto, di ballo e di pittura per l'allestimento della scenografia. Tutte attività che,  attraverso percorsi divertenti ed entusiasmanti,  hanno favorito l'inclusività e la valorizzazione dei talenti, stimolando capacità espressive e motorie e consolidando le competenze sociali.
 
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Scenografie in preparazione
Tutto è pronto possiamo cominciare
Zorba, il gatto.
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mercoledì 8 giugno 2016

Do you speak English? Yes I do.

Il giorno 6 Giugno 2016, presso la nostra scuola si è svolto l’esame per certificare le competenze linguistiche dei nostri alunni attraverso la Certificazione Cambridge English(YLE), per i livelli Movers and Flyers .

Cambridge English offre la gamma di certificazione più prestigiosa al mondo. Mette insieme l’esperienza Cambridge English Language Assessment e Cambridge University Press. Gli esami sono allineati al Common European Framework of Reference for Language.

Sono stati presentati a sostenere l’esame, 59 alunni di Scuola Primaria e 42 alunni di Scuola Secondaria di I Grado che avevano  partecipato ad un corso di potenziamento tenuto dalle Docenti Annalucia Pascarelli per la Scuola Primaria e Alessandra Beneventi per la Scuola Secondaria di I Grado. Le prove si sono svolte dalle ore 9.00 alle ore 12.30 per il test di Speaking, dalle ore 14.30 alle ore 16.00 il test di Listening, Reading e Writing.

Grande è stata la  soddisfazione delle docenti tutor per come gli alunni hanno affrontato la prova, i risultati ufficiali giungeranno tra un mese, mentre gli attestati saranno consegnati nel mese di Settembre.

 

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Prima i Movers

 
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Poi i Flyers

 
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Alla luce fioca di una lampada

Basta la luce di una lampada ed ecco che si entra nel magico mondo della Mitologia, dove dei ed eroi prendono forma.
Il progetto Dei ed Eroi è un laboratorio curato dal dott. Domenico Colucci sulla mitologia greca e realizzato attraverso il teatro delle ombre. Esso ha l’obiettivo di avvicinare i bambini all’affascinante mondo della mitologia greca. Imparare a conoscere dei ed eroi dell’antica Grecia è la chiave che aiuta a comprendere come il mito ha radici profonde nel cuore e nell’anima del popolo che l’ha generato. Conoscere i miti può rappresentare un modo significativo per entrare in contatto con il patrimonio storico-artistico antico. 
Il Teatro delle Ombre, antica forma d’arte di origine asiatica, offre ai bambini la possibilità di non essere solo spettatori, ma di essere coinvolti nella narrazione partecipata. Nella rappresentazione che si è tenuta ieri nella nostra scuola e a cui hanno partecipato le classi quarte della Scuola Primaria San Giovanni Bosco, è stato raccontato il mito di Perseo. Prima della rappresentazione gli alunni hanno fatto un gioco-test a squadre sulle divinità greche. Dopo la rappresentazione hanno potuto familiarizzare con con la strumentazione necessaria per mettere in piedi lo spettacolo.
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Sulla cima dell'Olimpo c'è una magica città
e i magnifici abitanti sono le divinità.
Ombre scure senza vita, che aspettano, pazienti,
che il loro creatore infonda luce nelle menti.
Ma chi è costui che muove con tale maestria
le belle figurine, in un gioco d'armonia?
Domenico è il suo nome, artistico dottore
che della sua passione ne ha fatto un vero amore.
Si muove agilmente tra luci e scenari
e come d'incanto... i fatti sono chiari.
Con mostri, eroi e fantastiche creature
ci conduce in un mondo di magiche culture.
Forza, astuzia, ingegno e anche coraggio
han portato Perseo alla fine del viaggio:
la testa di Medusa è il suo trofeo
che pietrifica il malvagio come un babbeo!
Grazie, ti diciamo, d'esser stato con noi:
con te, per un giorno, siamo stati tutti eroi!
 
 
La maestra Maria Teresa e gli alunni di 4A-4B-4C
 
Scuola Primaria "San Giovanni Bosco"



martedì 7 giugno 2016

Sapere e Saper fare

Il laboratorio didattico è ricerca, è lavoro attivo, è apprendere facendo. Tutto ciò è stato il laboratorio di Tecnologia: “Riciclo creativo” condotto dall'insegnante Annalucia Pascarelli, coadiuvata dalle insegnanti Nicoletta Padula ed Elisa Saracino nelle classi quarte della Scuola Primaria San Giovanni Bosco. La ruota dall’utilizzo nei trasporti ad aiuola.
Furono i Sumeri i primi ad usare la ruota per il trasporto, era un disco di legno pieno fissato con borchie metalliche.
Le prime ruote rudimentali ricavate da tronchi d’albero erano poco resistenti, perché il legno era usato trasversalmente alla direzione delle fibre. Si passò quindi a ruote composte di più pezzi assemblati insieme, ma per aumentare le velocità era necessario alleggerirle. Per passi successivi si arrivò quindi alle ruote costituite da un disco esterno collegato all’asse centrale per mezzo di raggi, di cui si hanno testimonianze fin dal secondo millennio prima di Cristo. Per preservare le ruote dal logoramento dovuto all’attrito sul terreno si realizzarono nel corso dei secoli rivestimenti in metallo, in pelle e infine in gomma.
Bisogna arrivare al 1887  quando un veterinario inglese di nome John Dunlop trovò un sistema per ridurre i sobbalzi e le vibrazioni a cui un veicolo era sottoposto e applicò per prima cosa la sua invenzione al triciclo del figlio. Per rendere più scorrevoli le ruote Dunlop aveva rivestito i cerchioni con tubi cavi di gomma riempiti d’aria. Il risultato fu sorprendente. Nel 1888 l’invenzione fu brevettata: era nato il pneumatico.
Da allora a oggi i mezzi di trasporto si sono sempre più differenziati e così le loro ruote, tanto che ormai per ogni mezzo si possono scegliere più tipi di ruota, a seconda delle condizioni climatiche e delle prestazioni che si vogliono ottenere. Ma  i pneumatici oggi diventano anche un elemento inquinante se non vengono smaltiti in modo adeguato. Nel laboratorio di Tecnologia “Riciclo creativo”sono stati presi dei vecchi pneumatici da smaltire, sono stati dipinti con colori vivaci, sono state messe dentro delle belle piantine e sono stati sistemati in modo coreografico: dei vecchi pneumatici sono diventati una splendida aiuola di gomma che fa bella mostra dei sé  nel cortile antistante la Scuola L. La Vista.

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Splendida l’aiuola di gomma
I vecchi pneumatici
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sono diventati
la nostra aiuola

Come cambiano le cose!

Siamo così abituati agli oggetti di uso quotidiano che nemmeno ci rendiamo conto di come facessero i nostri nonni senza di loro.Nelle classi seconde della Scuola Primaria Francioso, l’insegnante di storia Maria Grazia Mecca, ha condotto un laboratorio su oggetti che non si usano più ed in particolare sul lume , il pennino e il calamaio.
Il lume, la cui invenzione risale all’800, serviva per illuminare ed era molto diffuso nelle case. I bambini  incuriositi hanno osservato con molta attenzione l’oggetto ritrovato in qualche soffitta dei nonni dove sono andati a rovistare.
Il pennino e il calamaio due oggetti che servivano per scrivere. Infatti i bambini abituati a vari tipi di penne non sanno che la penna a sfera, la famosa Bic  è entrata in uso solo 70 anni fa, ed ha mandato in pensione pennino e calamaio.
La biro prende il nome dal suo inventore Lazlo Josef Birò,  il quale ebbe l’idea  mentre guardava i ragazzini in strada che giocavano a biglie, vedendo una biglia che prima di arrivare a destinazione era  però rotolata in una pozzanghera e aveva  lasciato dietro di sé, nella polvere, una nitida, perfetta scia liquida. Come se la biglia scrivesse, insomma.
Questa mattina gli oggetti sono stati catalogati in una tabella con il nome, l’appartenenza e il periodo in cui si usavano.

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Il lume antico
il piccolo lume, il pennino e il calamaio
il nostro lavoro
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