I ragazzi incontrano l'autore: Antonella Amodio.
“Questa storia, bambini, narra di come sia facile perdersi dietro alcune abitudini, cose, persone. Accade lentamente, senza fare rumore. Capita di imbattersi in loro casualmente. All’improvviso ci sembra che il resto non conti o conti troppo poco, perdiamo tutti i nostri interessi e, ben peggio, prendiamo a trascurare i nostri amici, i nostri affetti mentre ci pare che l’unica cosa che valga davvero la pena siano loro. Quando infine restiamo soli, non possiamo più farne a meno, il sortilegio è compiuto: il nostro intero mondo sono diventati loro e, più lo teniamo segreto, per timore, per vergogna, più quello ci stringe forte a sé. Bambini, la prima cosa per rompere questo incantesimo è svelare il segreto, riaprirsi agli altri, ai nostri affetti, senza vergona, senza timore, può capitare a tutti, perdersi è facile, ma ritrovarsi anche.” ( Antonella Amodio)
Il racconto “ La lunga notte del tempo” porta con sé un messaggio importante, mette in guardia i ragazzi contro le dipendenze dall’uso continuo e dall’abuso delle tecnologie connesse alla rete Internet,
pone l’attenzione sul fenomeno conosciuto come Iad – Internet Addiction Desorder che, unitamente al Gap – Gioco di azzardo patologico, rappresenta una vera emergenza sanitaria e sociale.
All’incontro tenuto dall’autrice e dall’illustratrice Gabriella Bulfaro, hanno partecipato le classi quarte e quinte della Scuola Primaria e le classi prime della Scuola Secondaria di I Grado.
Tutti gli alunni dai più piccoli ai più grandi, hanno partecipato con grande attenzione e posto domande all’autrice.
Il libro
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Antonella Amodio e Gabriella Bulfaro
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Il dibattito
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Foto ricordo con la Dirigente Prof.essa Leonarda Santeramo
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